Confronto tra i livelli di affidabilità dei dispositivi di archiviazione dati

giovedì 8 ottobre 2015 di Ontrack Italia

Il volume dei dati che produciamo è in costante crescita. Un’ovvietà sotto gli occhi di tutti e che non c’è bisogno di dimostrare.

I dispositivi di storage sono numerosi e i produttori dei dispositivi di archiviazione ci invitano costantemente ad acquistare soluzioni con capacità di memorizzazione, velocità sempre maggiori e prezzi sempre più bassi.

Quale dispositivo di storage dovrai scegliere se stai cercando affidabilità e sicurezza per i tuoi dati?

Dispositivi storage: le opzioni a tua disposizione

  1. Dispositivi di archiviazione ottica come CD, DVD o Blu-Ray
  2. HDD e SSD
  3. Memorie Flash
  4. Cloud
  5. Nastri magnetici

Dispositivi di archiviazione ottica

Solo pochi anni fa CD e DVD erano tra i più popolari supporti dati utilizzati per lo storage di grossi volumi di informazioni- soprattutto dagli utenti domestici. Questa diffusione era una conseguenza diretta dei costi di altre soluzioni come hard disk e soprattutto SSD e della loro limitata capacità di storage: i dispositivi ottici erano infatti competitivi sia in termini di prezzo che di capacità offerta.

Dispositivi di archiviazione ottica: quanto durano?

I produttori dichiaravano per i loro dischi una durata lunghissima. In base al produttore e alla tecnologia utilizzata un disco sarebbe dovuto durare da 5 a 200 anni (per non parlare dei dischi stampati che avrebbero dovuto sopravvivere da 1000 a 1500 anni). La durata reale però è ben diversa: un disco può diventare illeggibile in qualsiasi momento e sicuramente prima che poi.

Che cosa minaccia i supporti ottici?

Prima di tutto il fatto che potremmo non prenderci cura della loro sicurezza come dovremmo, lasciandoli nelle condizioni sbagliate, graffiandoli o ungendoli (tutti noi abbiamo sicuramente lasciato le nostre impronte digitali sui CD): tutto questo ne aumenta l’usura.

Tuttavia la durata di un disco può essere ridotta anche dall’utilizzo di materiali di scarsa qualità o riducendo lo spessore dello strato di protezione per abbassare i costi, accelerando di conseguenza il processo di ossidazione dello strato riflettente.

Al di là di queste considerazioni, ricordatevi che la tecnologia potrebbe trasformarsi anche in un problema. Tra qualche anno avrete l’hardware necessario per leggere i vostri vecchi supporti ottici? I nuovi computer infatti spesso non dispongono di un lettore e nel caso in cui lo avessero non tutti i formati sarebbero supportati. CD-R, CD-RW, DVD-RAM, DVD-R, DVD+R, DVD-RW, DVD+/–R DL – tutti questi formati indicano una tecnologia separata e un metodo di lettura dei dati differente quindi potreste presto non avere più gli strumenti necessari per leggere i vostri dischi.

Dispositivi storage: HDD e SSD

I progressi nelle tecnologie degli HDD e degli SSD hanno portato ad una significativa riduzione dei prezzi dei dispositivi di storage ed hanno aumentato allo stesso tempo la loro capacità di archiviazione, rendendo di fatto i dispositivi ottici non più competitivi.

HDD e SDD: quanto costano?

Se possiamo acquistare un disco da 1 o 2 TB per meno di 100 euro non vale la pena comprare un disco ottico. Sia i classici hard disk e SSD sia le loro versioni ibride possono essere utilizzate per creare array di sistemi, rimuovendo a livello virtuale tutti i limiti in termini di capacità di storage e archiviazione dei dati. Se memorizzate grossi volumi di dati e volete accedervi online, potreste iniziare a considerare l’idea di acquistare un data storage per crearvi un vostro cloud privato (il costo per 6 TB è di poco più di 800 euro). Ovviamente più espandete la vostra infrastruttura maggiori saranno i costi da affrontare in termini di acquisto di sistemi hardware e di consumo.

Purtroppo, però, anche gli hard disk non possono garantire al 100% la sicurezza dei nostri dati. Nel caso di registrazioni magnetiche su HDD, si manifesta il fenomeno del decadimento del campo magnetico.

Questo potrebbe non essere un processo rapido – con un’espansione di circa l’1% in un anno, ma nel lungo periodo potrebbe  essere davvero pericoloso per i dati.

HDD e SDD: il rapporto con la temperatura

Anche gli SSD non sono in grado di garantire la completa sicurezza delle nostre informazioni – i range di temperatura in cui operano questi device giocano un ruolo fondamentale. Aumentare la temperatura di 5° C può, in determinate circostanze, ridurre della metà il tempo di storage dei dati (sebbene in situazioni di questo tipo devono verificarsi ulteriori condizioni  e si tratta solo di casi rari così come spiegato dagli specialisti di Seagate). Grandi variazioni di temperatura possono essere rischiose per i dischi e per i dati archiviati. Ricordate che ogni disco ha una sua specifica durata e ciò significa che non esistono dischi destinati a durare in eterno. Un’infrastruttura appropriata può aiutare a mantenere l’operatività di un disco e la sicurezza dei dati anche in caso di uno o più dischi guasti o malfunzionanti.

Dispositivi storage: memorie flash

Si può tranquillamente affermare che questo tipo di memoria sia giunto nelle nostre tasche e che li sia destinato a rimanere.

Memorie flash: benefici e svantaggi

  • Dimensioni ridotte delle SD card e dei drive USB o dei flash drive
  • Memorizzare e spostare grandi quantità di dati.
  • L'inconveniente principale di questa tecnologia è il numero limitato di cicli di memorizzazione e di cancellazione, che porta ad un danno irreversibile alle celle utilizzate una volta che viene superato.
  • Le loro dimensioni e la loro praticità li rendono facili da trasportare ma anche da perdere. Una piccola scheda SD è destinata ad essere persa e a cadere in fessure da cui non è più possibile recuperarla. A volte diventa (letteralmente) anche un boccone gustoso per i bambini o cani.
  • La memoria USB spesso è vittima di danni meccanici - derivanti per lo più da una rimozione poco accurata dalla porta USB, ma anche da colpi accidentali come calci o schiacciamenti.

Dispositivi storage: il Cloud

Utilizzare servizi cloud dei provider di Internet che garantiscono spazio di archiviazione su misura per le vostre esigenze potrebbe essere una soluzione molto conveniente. I fornitori più popolari vi garantiscono di accedere a un servizio di base gratuito - fino a 500 GB di memoria di massa on-line a vostra disposizione. In questo modo i vostri dati sono al sicuro - le loro copie vengono collocate in luoghi sparsi per il mondo, questo diminuisce il rischio di perdita.

Il cloud: elevati costi di gestione

Tuttavia, se avete bisogno di gestire grandi quantità di dati, il prezzo di tale servizio può superare rapidamente i costi della vostra infrastruttura - per esempio, il costo per 10 TB nel Drive Service di Google è di circa 1.200 dollari. Inoltre, la memorizzazione dei dati in Cloud implica comunque dei rischi- quando i dati vengono caricati su Internet,  se ne perde il controllo e questo aumenta il rischio di una perdita di informazioni. Di conseguenza, questa tecnologia non è consigliata per la memorizzazione di dati sensibili o riservati.

Dispositivi storage: caro buon vecchio nastro magnetico

È evidente che maggiore è il volume di dati da archiviare maggiori saranno i costi. Questo è un problema che riguarda molte aziende e che può limitare in maniera significativa il loro sviluppo: un rapido incremento dei dati archiviati e amministrati porta infatti ad un aumento dei costi di manutenzione dell’infrastruttura.

Individuare una soluzione che garantisce il miglior prezzo in termini di capacità e affidabilità è quindi una delle sfide più difficili da affrontare.

Nastri magnetici: il dispositivo storage sicuro e conveniente

In questo contesto i nastri magnetici stanno vivendo una seconda giovinezza. Questa soluzione è infatti stabile e comprovata- per decenni infatti è stata utilizzata per lo storage dei dati e gode di una buona reputazione in quanto a sicurezza e assenza di guasti o malfunzionamenti. In un periodo in cui la richiesta è quella di migliori performance specialmente in termini di velocità si pensava che i nastri non avrebbero avuto lunga vita.

Due sono infatti le caratteristiche principali che segneranno il futuro dei tape:

  • L’enorme capacità di storage (l’ultimo prototipo permette infatti di archiviare fino a 220 TB su un unico tape).
  • La loro efficienza energetica. Un nastro magnetico utilizza 200 volte meno dell’energia utilizzata da un hard disk. Una soluzione perfetta se avete bisogno di memorizzare e archiviare una vasta quantità di dati.
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